Marinai si diventa, con la Sirena alla scoperta della Maddalena
E’ bello vedere crescere dei giovani marinai. Arrivano con quell’aria tra lo spaurito e il meravigliato, un po’ emozionati, un po’ preoccupati, un po’ curiosi. Hanno una scorta di gomme o pillole antimaldimare ma quasi sempre restano sepolte nello zaino. Le troveranno un giorno, tra cento crociere a vela, appiccicate sul fondo bruciato del Queshua e sorrideranno delle loro antiche paure. Benvenuti sulla Poissonniere, Claudia e Alberto, questa è la prima vera crociera estiva con Sirena Sailing!
Claudia è giovane, ma quando sale per la seconda volta sulla barca gli occhietti furbi brillano come quelli di una ragazzina al ballo delle debuttanti. E’ già stata sula Poissonniere, era con noi in maggio in un bellissimo weekend in barca a vela, dove ha scoperto una nuova, insospettabile passione della sua vita: la bolina. A lei proprio non piace navigare in orizzontale, se la barca non sbanda le sembra di rimetterci i soldi. Insomma, le piace vivere in tralice, come si direbbe a Firenze. Già, Firenze, perché la bolinatrice folle, così come suo marito Alberto, è fiorentina, o meglio di una della nobili contrade di Fiorenza: Signa. Lei è una manager in un grande albergo, si occupa del benessere dei clienti e l’occhio “clinico” della professionista si vede subito quando scruta severa federe, lenzuola, sovraccoperte, asciugamani, abbinamenti di colori, qualità di shampii e saponi, e naturalmente la cambusa, cercando di cogliere Giusi in castagna. Ma la Guapa passa l’esame, come sempre, alla grande e la sintonia con Claudia è immediata.
Alberto è un consulente finanziario preciso e meticoloso, mai noioso, al quale affiderei volentieri il denaro, specialmente quello non mio (ah ah scherzo). E’ un consulente un pò sui generis, perché è di formazione scientifica e si illumina se gli si chiedono consulenze, oltre che sugli Eurobond, anche sulla migliore colla da usare per il teak e su come riparare uno scalino della scaletta da bagno: con il legno è più bravo di Geppetto e Mastro Ciliegia messi insieme. Ma la sua vera passione, oltre alla musica da film (è capace di ammorbarvi con l’intera colonna sonora di Blade Runner come se piovesse) e oltre a battere capocciate sulla barra dello sprayhood, è la cioccolata. Sa tutto sulla cioccolata, ed è anche un abile fabbricatore di cioccolatini, dicono, anche se io finché non mi fabbrica un gianduiotto sotto il naso mi riservo un pizzico di scetticismo (chi ha orecchi per intendere…). Il problema è che Albi non è uno di quelli che si limitano a decantare le doti straordinarie della cioccolata (quando è in trance da cacao sostiene con foga perfino che una stecca di Toblerone fa dimagrire) ma è pure un accanito consumatore della stessa. La Nutella lui non la mangia, la tracanna come fosse gazzosa, spalmandola ovunque si possa spalmare, dal pane alle banane, dalle fette biscottate alle melanzane, dal coltello da sub alla povera Claudia. E il suo sguardo beato a ogni boccone puo’ davvero salvarti una giornata storta.
Per fortuna a parte la ciccolata lui e il Capitano mangiano e bevono poco…. In una settimana hanno dato fondo alle riserve che Giusi aveva stivato per l’intera estate, imparando anche a gettare direttamente i tappi delle bottiglie di vino che stappava: tanto di vino da conservare non ne è rimasto mai.
Claudia si è cimentata più volte al timone, prima in modo un po’ passivo (“Bobo stiamo andando fuori rotta” “Si Claudia ma il timone ce l’hai tu”) poi anticipando abilmente i movimenti della prua e lanciando al Capitano sguardi carichi di soddisfazione (“Pensavi di saper timonare solo tu? Beccati questa accostata”…). Albi ha preferito stare a osservare per il momento: a lui le cose piace capirle fino in fondo prima di farle. Lui non vuole che le gasse riescano per puro colpo di c. come succede a Claudia (hahaha), vuole imparare davvero a farle a occhi chiusi. E deve capire quali sono le forze aero e idrodinamiche che governano il moto velico, altrimenti al timone non ci si mette neppure.
Anche a Claudia piacciono gli esperimenti scientifici. Questa settimana ne ha provati due sulla Poissonniere. Nel primo è riuscita a dimostrare al di la di ogni ragionevole dubbio che tirando con forza il lembo della cerniera dello sprayhood, la cerniera si scuce. Nel secondo ha confermato la teoria secondo la quale immergendo un paio di occhiali neri del Capitano in una soluzione di acetone per togliere della presunta colla dalle lenti, la montatura da 800 euro diventa grigio chiaro e gli occhiali sono da buttare. Che dire, son soddisfazioni.
Ma la soddisfazione più grande per me e Giusi è stato vedere come Claudia e Alberto sono entrati alla grandissima nel vero spirito della vita in barca, apprezzandone le grandi sensazioni di libertà che una crociera in barca offre e accettandone con benedettina serenità i piccoli inevitabili disagi. Come autolimitarsi nell’uso del bagno o mangiare la pizza cucinata da Giusi.
Ah ah, ora basta con il ricreativo. Grazie a Claudia e Alberto per essere stati per noi, più che ospiti, grandi compagni di viaggio e d’avventura. Insieme siamo andati alla scoperta dell’Elba prima, e nel paradiso della Maddalena adesso. La rotta più bella che faremo? E’ sempre la prossima, marinai.