Metti, un’estate, una crociera….alla fiorentina
Metti uno skipper fiorentino. Metti due ospiti fiorentini doc. Metti una hostess, o meglio una stewardess come si chiama più correttamente oggi, abbastanza fiorentinizzata a forza di frequentare lo skipper. Mescola il tutto e voilà, ecco una crociera gourmet che comincia nientemeno che con una grigliata in porto, con due gigantesche fiorentine messe a cuocere sulla brace della nostra preziosa Lotus grill insieme a un paio di salsicce sarde. C’è un modo più appetitoso di cominciare? Quando lo scopriremo, ve lo diremo.
E non pensate che il favoloso equipaggio della nostra crociera 8-15 Luglio in Ogliastra si sia dimenticato di un’altra gustosa fiorentinità da gustare come i cantuccini con il vinsanto…Ma mica i cantuccini che si comprano al supermercato, che con tutto il rispetto stanno a quelli veri come la birra analcolica sta all’Ichnusa. No, quelli con il pedigree, i famosi biscottini del Mattei di Prato, accompagnati da un sontuoso vinsanto del marchese Antinori, finito purtroppo in pochi giorni…
Forte di questo inizio folgorante, la Poissonniere ci ha portato gagliarda, un po’ a motore e un po’ a vela, prima a Cala Goloritze, poi a sud, fino a Poto Corallo, Capo Ferrato, Cala Molentis. Il vento andava e veniva, in compenso un’onda da sudest ci ha fatto buona compagnia per 7 giorni e 7 notti, ma a parte la mazurka che abbiamo ballato tutta la notte a Cala Molentis, non ha tolto nulla alla bellezza di questa crociera. E alle scoperte dei nostri marinai, ormai aficionados di Sirena Sailing.
E’ stata in particolare la crociera dell’evoluzione acquatica di Claudia, che abbiamo visto trasformarsi in una sorprendente creatura marina senza quasi accorgersene. Il primo giorno non avrebbe fatto neppure il bagno (“l’acqua è fredda…non ho digerito…c’è troppo vento…il colore è troppo blu”.) . Il secondo, dopo averci fatto attendere un attimo (circa 47 minuti) sulla fiancata di dritta e averci rivolto un paio di domande (Posso affogare? C’è il rischio di toccare il fondo? Che succede se tocco l’acqua di sbieco? Il cuore reggerà? Non è che sotto sta passando uno squalo? E se riemergo con una medusa sulla testa? etc), si è tuffata per la prima volta con un urlo da Tarzan nelle acque smeraldo di Capo Sferracavallo. Là, fatta! E ogni giorno l’attesa e le domande sono diminuite progressivamente: ormai quando la barca si fermava il primo “pluff” che si sentiva non era quello dell’ancora ma di lei che guadagnava l’acqua ormai quasi sprezzante nei confronti di chi era ancora asciutto a bordo.
A un certo punto le stava stretta anche la toilette, e ha deciso che la sua toilette era il mare, da vera sirena. Il povero Alberto ora dovrà comprare o costruirle una mega vasca perché neppure la toilette di casa le piace più :))))). Al timone ha raggiunto la sua apoteosi in un bellissimo lasco tra Quirra e Sferracavallo dopo una bella bolina con il maestrale. Le sue iniziali “piccole correzioni” di rotta a destra e a sinistra di 100-120 gradi appena, sono diventate, in pochi minuti, movimenti impercettibili sulla ruota. Brava Claudia, ecco lo spirito della crocierista.
Per fortuna che mentre lei faceva amicizia con il mare, il grande Alberto continuava a fare amicizia con il bar sfornando un cocktail dopo l’altro. Non solo il “Poissonniere” (4/5 succo di mirtillo, 1/5 gin, 1 spruzzo di Aperol) che presto verrà registrato nell’albo ufficiale dei cocktail, ma nuove miscele fantasiose usando di tutto: dal Torbato Terre Bianche, allo spumante, all’acqua tonica. Bravissimo, dategli una macina con la Nutella e solleverà il mondo. A quando un libro sugli aperitivi da crociera?
E che dire di Giusy? Si è superata come al solito in spuntini, pranzi e cene, highlight i malloreddus fatti a mano stavolta con il condimento preferito dallo skipper, sugo alla campidanese con salsiccia e finocchietto. Roba da urlo. E poi la bottarga: quella di Orbetello e quella di Cagliari, due megaspaghettate da ricordare. Oltre alle snorkelate con lei, che da valente sub e istruttrice di biologia marina, racconta ai nostri ospiti la vita sotto il mare. E che si emoziona ed emoziona tutti noi ogni volta che un delfino viene a salutarci, come quello bellissimo spuntato improvvisamente dall’acqua turchese di Porto Frailis. Alla prossima!